Città d'Arte

SienaSIENA
Siena è una città di ripide stradine che si dipanano intorno a Piazza del Campo. Gli edifici che circondano questa splendida piazza risalgono al periodo aureo della città (1260-1348), quando i cittadini più abbienti contribuivano al programma di edilizia civile. Il declino di Siena iniziò nel 1348, quando la peste nera uccise un terzo della popolazione; 200 anni più tardi molti altri senesi perirono durante l’assedio dei fiorentini, durato 18 mesi. I vincitori repressero ogni forma di sviluppo, anche architettonico, della città sconfitta, che rimase perciò ferma nel tempo, con i suoi edifici medievali di recente restaurati.

Piazza del Campo
Piazza del Campo, una delle più celebri del mondo, risale al XII secolo e forma un complesso monumentale di insuperabile armonia. Il suo cuore è la Fonte Gaia, una fontana rettangolare in marmo, decorata con formelle marmoree scolpite da Jacopo della Quercia tra il 1409 e il 1419 sui temi: Adamo ed Eva, la Madonna col Bambino e le Virtù. Le formelle che si possono ammirare oggi sono in realtà solo delle copie del secolo scorso (1868); gli originali, si trovano nel Palazzo Pubblico. L’acqua giunge alla fontana grazie a un acquedotto lungo 25km che serve la città sin dal XIV secolo.

Torre del Mangia
La torre alla sinistra del Palazzo Pubblico con i suoi 102 metri è la seconda in Italia in ordine di altezza. Costruita dai fratelli Minuccio e Francesco di Rinaldo tra il 1338 e il 1348, deve il suo nome al primo pigrissimo campanaro, soprannominato Magiaguadagni, che aveva il compito di avvertire i cittadini del pericolo. Gli scalini che conducono alla cima sono 505, ma dalla sommità della torre si gode un superbo panorama sulla campagna.

Palazzo Pubblico
Il Palazzo Pubblico ha funzione di municipio cittadino, ma le sale sono aperte al pubblico. La sala del consiglio è anche chiamata Sala del Mappamondo, da una mappa dipinta da Ambrogio Lorenzetti all’inizio del 1300. Sulla parete, la Maestà di Simone Martini, uno dei massimi artisti senesi. Realizzato nel 1315, il dipinto raffigura la Vergine Maria come regina del Paradiso, adorata da apostoli, santi e angeli. Dello stesso artista, sulla parete opposta, è l’affresco raffigurante Guidoriccio da Fogliano (1330), in uniforme da campo. Le pareti della cappella adiacente sono decorate con gli affreschi raffiguranti la Vita della Vergine (1407) di Taddeo di Bartolo e gli stalli del coro sono rivestiti da pannelli di legno intarsiato con scene della Bibbia.
La Sala della Pace contiene le celebri allegorie del Buon Governo e del Mal Governo, di Ambrogio Lorenzetti nel 1338. Nel Buon Governo la vita civile prospera, mentre il Mal Governo porta a sporcizia e rovina. La Sala del Risorgimento è decorata da affreschi della fine del XIX secolo, raffiguranti gli eventi che portarono all’unità d’Italia sotto re Vittorio Emanuele II.

Palazzo Piccolomini
Il più imponente palazzo privato di Siena fu costruito nel 1460 da Rossellino per la ricca famiglia Piccolomini. Esso ospita le Tavolette di Biccherna, i libri mastri comunali dal XIII secolo, con copertine di Sano di Pietro, Ambrogio Lorenzetti, Domenico Becafumi e altri.

Pinacoteca Nazionale
La galleria, che ha sede nel quattrocentesco Palazzo Buonsignori, contiene importanti opere della pittura senese. Città sul mare e Castello in riva a un lago di Lorenzetti sono tra i primi esempi di pittura paesaggistica, mentre l’Adorazione dei Pastori, di Pietro di Domenico (1510), mostra come l’arte della scuola senese rimanesse stilizzata anche quando già il naturalismo rinascimentale imperava in Europa. Bella la Deposizione del Sodomia (1502).

Duomo
Il Duomo di Siena (1136-1382) è uno dei più spettacolari d’Italia e uno dei pochi a sud delle Alpi a essere stato costruito in puro stile gotico. La sua realizzazione fu possibile grazie anche all’aiuto di molti semplici cittadini, che trasportarono grosse lastre di pietra bianca e nera dalle cave situate fuori città. Nel 1339 i senesi decisero di innalzare un’altra navata a sud, trasformando così la chiesa nel più grande complesso religioso della cristianità. Tuttavia il progetto non giunse a compimento a causa di un’epidemia che uccise circa un terzo dei cittadini. La navata incompiuta ospita ora il Museo dell’Opera Metropolitana.

Libreria Piccolomini
Gli affreschi del Pinturicchio (1509) illustrano la vita di papa Pio II.

Museo dell’Opera Metropolitana
Il museo si trova all’interno dell’incompiuta navata laterale del Duomo. Una parte ospita le sculture rimosse dall’esterno del Duomo perché erose dalle intemperie. Alla Maestà di Duccio di Buoninsegna, una delle migliori opere della scuola senese, è dedicata un’intera sala al primo piano. Dipinti tra il 1308 e il 1311, essa raffigura su un lato la Madonna col Bambino e sull’altro scene della vita di Cristo. Una loggia al piano superiore offre un’ampia veduta della città e della campagna circostante.

Santa Maria della Scala
Da ospedale a museo, questo palazzo ospita ora una collezione di dipinti e sculture. Nella Sala del Pellegrino, affreschi di Domenico di Bartolo raffigurano scene dell’ospedale nel 1440, con i monaci che assistono gli ammalati.

Santuario e casa di Santa Caterina
La santa patrona di Siena, Caterina Benincasa (1347-80), era figlia di un noto commerciante. Prese i voti a otto anni e Dio si mostrò a lei molte volte, segnandola anche con le stimmate. Nel 1376 la sua eloquenza convinse il papa Gregorio XI a riportare il soglio pontificio a Roma dopo 67 anni di esilio ad Avignone. Morì a Roma e fu canonizzata nel 1461. Oggi la casa di Caterina è circondata da chiostri ed è decorata con scene di episodi della sua vita dipinte da artisti come Francesco Vanni e Pietro Sorri, entrambi suoi contemporanei.

Il Palio di Siena
Il Palio, che si tiene il 2 luglio e il 16 agosto nella piazza del Campo, è la festa più famosa della Toscana. Consiste in una gara a cavallo, senza sella, della quale si ha notizia sin dal 1283. L’origine potrebbe però essere ancora più antica e risalire alla necessità di addestramento degli eserciti romani. I fantini rappresentano le 17 contrade; i cavalli sono scelti a sorte e benedetti. Le gare, della durata di soli 90 secondi, sono precedute da scommesse e sfilate in costume. Al vincitore è consegnato un “palio”, cioè uno stendardo.

San Domenico
La chiesa gotica, che nelle linee ricorda un granaio, fu iniziata nel 1226 e la torre fu aggiunta nel 1340. All’interno vi è una pregevole cappella dedicata a Santa Caterina, costruita nel 1460 per il tabernacolo di marmo dorato nel quale è conservata la testa della santa. L’altare è circondato da affreschi raffiguranti Santa Caterina in estasi, dipinti dal Sodomia nel 1526. Il pavimento in marmo è attribuito a Giovanni di Stefano. Caterina ebbe molte visioni e ricevette le stimmate nella Cappella delle Volte, all’estremità occidentale della chiesa. Qui è conservato un ritratto della santa realizzato dal suo contemporaneo Andrea Vanni intorno al 1380.

Fortezza Medicea
L’imponente fortezza di mattoni rossi fu innalzata da Baldassarre Lanci nel 1560 per Cosimo I, dopo la sconfitta dei senesi da parte dei fiorentini nel 1554-5. Nell’assedio durato 18 mesi perirono più di 8.000 senesi, portando così il numero della popolazione a 6000 unità. La città fu schiacciata dai nuovi padroni, le industrie della lana e le banche furono soppresse e ogni costruzione interrotta. La fortezza adesso ospita un teatro all’aperto e dai bastioni si gode di uno stupendo panorama sulla campagna.
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SienaAREZZO
Una delle città più ricche della Toscana, Arezzo, produce articoli di oreficeria esportati in tutta Europa ed è famosa per gli affreschi di Piero della francesca e per il suo mercato dell’antiquariato. Dopo i bombardamenti bellici la città ha subito molte ricostruzioni, parecchie stradine medievali sono diventate degli ampi viali. La fortuna delle Chimera, vicino alla stazione, è un ricordo del passato: è infatti la copia di un bronzo etrusco risalente al 380 a.C.
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SAN GIMIGNANO
Nel Medioevo la vista di San Gimignano doveva essere molto gradita ai fedeli, dato che la cittadina si trovava proprio sul percorso principale che portava i pellegrini dal Nord Europa a Roma. Questa felice posizione è all’origine della prosperità di cui godeva la cittadina all’epoca. Ma la pestilenza del 1348, e la successiva deviazione della rotta dei pellegrinaggi, portarono al declino economico. Tuttavia, San Gimignano, ricca di opere d’arte, negozi e ristornati, ha recuperato la ricchezza perduta grazie al turismo e alla produzione di un ottimo vino.
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MONTE OLIVETO MAGGIORE
Si giunge a questa abbazia attraverso una fitta cipressaia dalla quale a tratti si gode di stupendi panorami su colline verdeggianti e strapiombi. L’abbazia fu fondata nel 1313 da Bernardo Tolomei, monaco benedettino. La chiesa, di un delicato colore rosato, risale al XV secolo e all’interno presenta bellissimi stalli do coro in legno intarsiato. Di fianco si apre il Chiostro Grande (1427-74), le cui pareti sono decorate da affreschi raffiguranti le Storie di san Benedetto, iniziati nel 1495 da un allievo di Piero della Francesca, Luca Signorelli, che completò nove pannelli, mentre i restanti 27 furono terminati dal Sodomia nel 1508. Il ciclo, che ha inizio sulla parete orientale, è considerato di notevole pregio per la felice combinazione di elementi architettonici e naturalistici.
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FIRENZE
I monumenti principali iniziano con la piazza del Duomo, dove si fronteggiano la cattedrale di Santa Maria del Fiore iniziata da Arnolfo di Cambio nel 1296, e coronata solo nel 1436 dal capolavoro di Filippo Brunelleschi. La Cupola è il simbolo di Firenze, una costruzione ardita e maestosa, dalla quale si gode un fantastico panorama sulla città, oltre che sull'interno della Cattedrale. Di lato alla facciata un altro gigante, il campanile di Giotto, slanciato nei suoi cromatismi, altro punto panoramico della città.
Di fronte al Duomo vedi il più antico Battistero di San Giovanni, in stile romanico, ornato da porte in bronzo di Ghiberti e Andrea Pisano.

Seguendo l'animata via dei Calzaiuoli arrivi in piazza della Signoria, il cuore politico di Firenze.
Qui si erge dalla fine del 1200 il Palazzo della Signoria o Palazzo Vecchio, la sede del Comune di Firenze oltre che museo. Varcando la soglia del cortile interno puoi ammirare la fontana con il putto di Verrocchio e gli affreschi di Vasari. Sulla piazza la Loggia dei Lanzi, trecentesca, espone statue famosissime come Perseo di Benvenuto Cellini o il Ratto delle Sabine di Giambologna.
Collegato a Palazzo Vecchio l'imponente edificio degli Uffizi, progettati da Vasari nel 16° secolo come sede della Cancelleria Medicea, e ora museo, uno dei più importanti al mondo. La Galleria ospita pitture dai primitivi (Cimabue, Giotto) al Manierismo, ed è un compendio della pittura rinascimentale italiana, per le opere di Botticelli, Filippo Lippi, Paolo Uccello, Leonardo Da Vinci, Michelangelo. La visita della Galleria necessita di alcune ore; se non hai tempo prosegui a piedi verso il Ponte Vecchio. Un simbolo della città, il ponte che ha resistito alle distruzioni belliche e alle piene del fiume Arno è dal 1500 la sede di botteghe e laboratori degli orafi.

Superato il ponte sei di là d'Arno, un concetto importante a Firenze. Dei quattro quartieri storici tre (San Giovanni, Santa Maria Novella e Santa Croce) sono di qua d'Arno, uno solo, Santo Spirito, sulla riva sinistra del fiume. La direttrice dal Ponte Vecchio ti porta in piazza Pitti, dove domina la facciata del maestoso Palazzo omonimo. Di origine quattrocentesca, fu acquistato da Eleonora, moglie del granduca Cosimo I e divenne la nuova reggia della famiglia Medici, che prima risiedeva nel Palazzo della Signoria. Fu ingrandito e arricchito di un meraviglioso parco, il Giardino di Boboli. Palazzo Pitti è sede di numerosi musei, e il giardino è uno di questi. Se hai ancora un po' di tempo dirigiti verso piazza Santo Spirito: potrai goderti un po' l'atmosfera vivace di questa parte di città. Il quartiere è sede di numerose attività artigiane, e vi si respira un'atmosfera autentica. La piazza Santo Spirito, una delle poche alberate in città, è contornata da bei palazzi e dalla chiesa, progettata da Filippo Brunelleschi nel 1444. Oltre alla purezza delle linee architettoniche, l'interno custodisce importanti opere d'arte.

Santa Maria Novella è la duecentesca chiesa dell'ordine domenicano, dall'elegante facciata in marmi bianchi e verdi progettata da Leon Battista Alberti. Molto bello l'interno in stile gotico, con numerosi affreschi e capolavori d'arte rinascimentale. Attiguo alla chiesa il Museo omonimo. Per strette e suggestive viuzze si raggiunge via Tornabuoni, la strada più elegante della città, sulla quale affaccia il retro del grande Palazzo Strozzi. Commissionato da Filippo Strozzi a Benedetto da Maiano, è uno dei più significativi edifici rinascimentali di Firenze. Sede di mostre d'arte, che si alternano nelle belle sale, il Palazzo ha un ampio e maestoso cortile, sempre aperto. Procedendo verso piazza della Repubblica si arriva al cuore della città al tempo della sua fondazione, a opera dei Romani; l'attuale piazza è frutto dell'assetto ottocentesco.
Se torni verso piazza Duomo e la superi arrivi in via Martelli, e dopo pochi metri ti imbatti in un altro grande edificio rinascimentale, Palazzo Medici Riccardi. Cosimo il Vecchio de' Medici lo commissionò a Michelozzo verso la metà del Quattrocento; tutto il quartiere circostante fu segnato dalla famiglia Medici. Il Palazzo, sede della Provincia di Firenze, è anche un museo con ambienti monumentali e una splendida Cappella affrescata da Benozzo Bozzoli; se non hai molto tempo puoi affacciarti nel cortile. Due luoghi collegati a questo Palazzo sono la vicina chiesa di San Lorenzo e il Convento di San Marco.
San Lorenzo fu la chiesa della famiglia Medici; nella sue forme attuali fu progettata da Filippo Brunelleschi ed è un esempio purissimo di architettura rinascimentale. La facciata è rimasta incompiuta, mentre all'interno ci sono numerosi capolavori di pittura. Intorno alla chiesa altri importanti luoghi, come la Biblioteca Mediceo Laurenziana, la Sagrestia Vecchia, le Cappelle Mediceee, con la Sagrestia Nuova, capolavoro di Michelangelo. Tutta la zona è animata da un variopinto mercato di abbigliamento e accessori, molto amato dai turisti.
Tornando a Palazzo Medici e proseguendo lungo via Cavour arrivi invece in piazza San Marco, dove si affaccia la chiesa omonima e il convento. Il convento di san Marco, dei Domenicani di Fiesole, fu un vero centro intellettuale della città; Cosimo il Vecchio investì in opere di ampliamento e abbellimento. Il Museo di San Marco ospitato nel convento è ricco degli affreschi rinascimentali di Beato Angelico; la Biblioteca è un capolavoro di Michelozzo.
Nei pressi di piazza San Marco si trova la Galleria dell'Accademia, uno dei musei più visitati di Firenze per la presenza del celebre David di Michelangelo. Tuttavia il museo racchiude anche altre interessanti sculture dello stesso artista e una ricca esposizione di dipinti.toscani dal 13° al 16° secolo. Proseguendo ancora arrivi alla armoniosa piazza Santissima Annunziata, circondata da edifici a portici, di cui il più importante è lo Spedale degli Innocenti, opera architettonica di Filippo Brunelleschi. Lo Spedale, nato per accogliere l'infanzia abbandonata già nel 1440 ospita un museo e ambienti molto interessanti. La chiesa della Santissima Annunziata risale alla metà del Duecento, per l'Ordine dei Servi di Maria; all'interno affreschi di Andrea del Sarto, Franciabigio, Pontormo e Rosso Fiorentino.
A sinistra della chiesa all'angolo con via Capponi si trova l'ingresso del Museo Archeologico, un sito importantissimo per le raccolte etrusche, romane e soprattutto egizie. La visita al Museo si svolge anche nel bel giardino, nel quale sono state rimontate tombe etrusche.
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